Il progetto Welcome Home, realizzato dal CIR, in collaborazione con Refugees Welcome Italia, ha l’obiettivo di sviluppare modelli alternativi e innovativi di supporto ai percorsi di integrazione dei rifugiati coinvolgendo attivamente la cittadinanza e il privato sociale attraverso esperienze di “accoglienza in famiglia”. Vogliamo favorire uno scambio e una condivisione senza pregiudizi tra persone che vengono da Paesi e culture differenti e costruire insieme una comunità inclusiva.
L’iniziativa è finanziata finanziato dall’Otto per mille Irpef a diretta gestione statale per l’anno 2016 della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Young together è un’azione del progetto Welcome Home, realizzato dal Cir e Refugees Welcome Italia, che ha l’obiettivo di promuovere il co-housing fra giovani europei (max 35 anni) e giovani rifugiati, nelle città di Roma, Torino, Milano, Bologna, Venezia, Genova, Catania, Matera, Firenze, Lecce e Verona.
Desideriamo incoraggiare lo scambio e la conoscenza reciproca fra giovani che vengono da Paesi e culture diverse e crediamo che condividere la stessa casa sia il modo migliore per farlo.
Chi accoglie un rifugiato può ricevere un rimborso mensile per sostenere la coabitazione. Gli operatori del CIR e i facilitatori di Refugees Welcome Italia individuano “l’abbinamento” migliore e offrono supporto nel corso di tutta la convivenza, la cui durata va da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 12.
Le persone accolte sono ragazzi con regolare permesso di soggiorno – rifugiati, titolari di protezione sussidiaria o umanitaria – che vengono segnalati dai centri di accoglienza o dal CIR:
Se hai fino a 35 anni, una stanza libera a casa e desideri aiutare un giovane rifugiato tuo coetaneo, iscriviti qui.
L’azione Welcome in the Family promuove forme di accoglienza diretta di rifugiati o nuclei di rifugiati presso famiglie italiane, nelle città di Roma, Lecce e Verona, con una durata variabile tra 6 e 12 mesi. Le famiglie ospitanti giocheranno un ruolo chiave nel processo di integrazione perché permetteranno di ampliare il tessuto sociale, relazionale e affettivo di riferimento dei rifugiati ospitati. Per chi apre le porte della propria casa è previsto un eventuale rimborso forfettario per contribuire a sostenere l’ospitalità e la coabitazione. Gli operatori del CIR e i facilitatori di Refugees Welcome Italia offriranno supporto durante tutta la durata della convivenza.
Se hai una stanza libera a casa e desideri aiutare un giovane rifugiato, iscriviti qui.