Nel corso del mese di giugno sono entrati nel vivo gli scambi transcontinentali che stanno coinvolgendo città e province rilevanti in termini di accoglienza in Italia e negli Stati Uniti in un’ottica di confronto efficace di buone pratiche nell’ambito del progetto “US-Italy Welcoming Communities Exchange” sostenuto dall’Ambasciata degli Stati Uniti d’America (U.S. Embassy) in Italia tramite il programma “2021 Annual Program Statement (APS)” coordinato dall’organizzazione statunitense “Welcoming America / Welcoming International” del quale siamo tra i partner per l’Italia insieme all’International Rescue Committee (IRC).

Il programma di cooperazione transcontinentale “US-Italy Welcoming Communities Exchange” riunisce professionisti e volontari/e attivi/e nel settore dell’inclusione dei migranti per un apprendimento costruttivo tra pari in merito ai modelli relativi al mentoring e ai navigator di comunità negli Stati Uniti e in Italia. Gli scambi sono in corso per tutto il mese di giugno 2022 dopo aver svolto un lavoro preliminare in vista della sperimentazione nella propria comunità di riferimento di una pratica innovativa appresa in occasione degli scambi.

Gli incontri svolti finora hanno visto la partecipazione di oltre 50 persone, incluse famiglie che accolgono le persone rifugiati nelle loro case e comunità e funzionari comunali/provinciali, amministratori/trici locali e rappresentanti della società civile dalle città – insieme alla nostra e tra le altre – di Minneapolis, Stamford, Saint Paul, Cincinnati, Dayton, Decatur, Pittsburgh, Atlanta, Louisville, New York, Syracuse, Atlanta, Raleigh, Reggio Emilia, Torino, Milano, Mantova, Fabbrico (RE), Foligno, Latina, Perugia, Roma, oltre a quella di alcuni gruppi locali di Refugees Welcome.

Il programma US-Italy Welcoming Communities Exchange è gestito dall’organizzazione statunitense Welcoming America e dalla sua diramazione internazionale Welcoming International in collaborazione con Refugees Welcome Italia e con International Rescue Committee, con il supporto dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia.

Il terzo incontro dal vivo parte degli scambi transcontinentali tra Italia e Stati Uniti d’America sarà dedicato ai modelli relativi al mentoring e alla figura di “navigator di comunità”. Oltre alle esperienze esposte da Refugees Welcome, saranno presentati i risultati e gli strumenti offerti dal programma “Community Navigator” da parte di Susan Manika dell’Idaho Office for Refugees sito a Boise (USA).

Cosa sono i modelli relativi al mentoring e al navigator di comunità?

I modelli relativi al mentoring e al navigator di comunità rappresentano due approcci basati sulla comunità, correlati ma diversi, per garantire ai migranti la possibilità di accedere alle risorse necessarie per prosperare socialmente, civicamente ed economicamente nelle loro nuove comunità. Esistono molti diversi modelli relativi al mentoring e ai navigator di comunità, i quali prevedono il ricorso al reclutamento di migranti, di non migranti o di una combinazione per ricoprire il ruolo.

In generale, i modelli di mentoring (a volte chiamati “accompagnamento”) tendono a enfatizzare un rapporto reciproco di amicizia o sostegno tra un nuovo arrivato e una persona più radicata nella comunità. Quest’ultima, di solito, fornisce indicazioni su argomenti come l’accesso all’alloggio, l’iscrizione dei/lle bambini/e alla scuola primaria o la preparazione di una candidatura di lavoro. Inoltre, può anche stabilire e/o sostenere connessioni sociali insieme o per conto del/la nuovo/a arrivato/a. Il/la mentore può ricevere formazione e orientamento su temi quali risorse comunitarie, competenze interculturali e principi di solidarietà e alleanza.

I modelli di navigator di comunità (a volte chiamati “aiutanti naturali” o “promotori/trici” o ancora “facilitatori/trici”) spesso condividono alcune caratteristiche con i modelli di mentoring, ma tendono a enfatizzare il reclutamento di leader vicini dalle comunità di persone migranti. I/le navigator sono di solito persone abbastanza radicate nel luogo in cui vivono e spesso provengono dallo stesso paese o parlano la stessa lingua delle persone che assistono attraverso il programma. I navigator in genere sono inclini a condividere le risorse di cui hanno beneficiato con le persone appena arrivate nella località. I programmi legati ai navigator di comunità spesso prevedono sessioni di formazione in merito alla sensibilizzazione della comunità, all’organizzazione di base, alle capacità di leadership e alle risorse istituzionali. Esempi di programmi legati ai navigator di comunità includono iniziative quali il “Portland Natural Helpers Leadership Program” e il “National Partnership for New Americans Community Navigators”.

Per ulteriori informazioni:

anna.lodeserto@refugees-welcome.it

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