“La crisi umanitaria che cresce più velocemente in Europa dalla seconda guerra mondiale”.
Mentre scriviamo, più di 2 milioni di persone sono fuggite dall’Ucraina in 10 giorni di conflitto. Altre migliaia sono sfollate all’interno del paese. E a meno che la guerra non termini istantaneamente, è probabile che altri ancora saranno costretti a fuggire.
A lasciare il paese sono soprattutto donne, anziani e bambini: cercano sicurezza negli stati al confine oppure intraprendono viaggi più lunghi per arrivare in Europa. Grazie alla decisione dell’Unione europea di offrire loro una protezione temporanea, sarà più facile accogliere chi arriva.
Nell’ultima settimana, circa 17.000 persone sono giunte nel nostro Paese.
Anche questa volta, la risposta della società civile italiana è stata incredibile ed immediata: oltre mille persone si sono iscritte sul nostro sito per dare disponibilità ad ospitare le persone in fuga.
La nostra prima necessità, ora, è far fronte a questo enorme numero di richieste nel migliore dei modi: contattare, organizzare, preparare e far incontrare queste famiglie con i rifugiati e le rifugiate arrivati in Italia.
Per questo, stiamo lavorando su diversi territori per far fronte all’emergenza: a Milano siamo parte della task force creata dal Comune di Milano; iniziative simili stanno per partire a Bari, Ravenna e Roma, dove collaboreremo con le istituzioni locali per facilitare l’accoglienza in famiglia delle persone che arrivano in Italia.