Patto immigrazione e asilo: un passo nella direzione sbagliata.

Martedì scorso è stato presentato il nuovo Patto dell’Unione europea su immigrazione e asilo, che purtroppo rappresenta un ulteriore passo nella direzione sbagliata. Invece che promuovere un cambio di passo, il documento rafforza l’approccio securitario e di contenimento adottato sino ad oggi, a discapito di una reale condivisione di responsabilità e solidarietà fra gli Stati membri nel rispettare il diritto di asilo e i principi di umanità e accoglienza.

Preoccupano l’enfasi sui rimpatri invece che sul ricollocamento di chi arriva, la mancata revisione del regolamento di Dublino, l’introduzione di procedure accelerate per la valutazione delle richeiste di asilo alla frontiera e la totale assenza di riferimento a vie di accesso sicure e legali o a politiche di integrazione.

In particolare:

– il testo non menziona il superamento del Trattato di Dublino e la ricollocazione obbligatoria fra gli Stati europei dei migranti che arrivano nei paesi del sud Europa. Al contrario, si introduce la “sponsorship per il rimpatrio”, una misura che consentirà agli Stati che non intendono accogliere una parte dei migranti arrivati di pagare per le spese del loro rimpatrio;

– il documento introduce nuove procedure accelerate per l’esame della richiesta di asilo alla frontiere. Una procedura che può essere realizzata solo con l’utilizzo di una lista di Paesi sicuri che di fatto viola il carattere individuale del riconoscimento della protezione in base alla Convenzione di Ginevra del 1951;

– il testo non menziona in alcun modo la creazione e la promozione di vie sicure e legali – fra cui i corridoi umanitari – che invece è misura urgente per evitare il traffico e la morte di esseri umani e per offrire a coloro che fuggono da conflitti, persecuzioni e povertà la possibilità di raggiungere l’Europa in totale sicurezza.

– nessuna menzione, inoltre, di un piano europeo sull’integrazione che preveda delle misure finalizzate a facilitare l’inserimento sociale e lavorativo di chi arriva in Europa.

Insieme alla colazione di organizzazioni di Europe Must Act chiediamo alle istituzioni europee un cambio di passo.

📝Firma anche tu la petizione qui: http://bit.ly/2HzSWtD

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