Una nuova convivenza a Firenze

Daniele e Giosuè, sei e tre anni, da qualche settimana hanno un nuovo amico con cui giocare. Si chiama Sanna, viene dal Gambia e, a causa del decreto sicurezza, rischiava di non avere più un posto dove dormire. Costretto ad abbandonare il Centro di accoglienza straordinaria dove aveva trascorso gli ultimi due anni e non potendo accedere allo Sprar, il ragazzo è stato accolto da Michela, Andrea e i loro due figli.

“Sono stato salvato per la seconda volta. La prima è quando sono arrivato sano e salvo a Lampedusa. La seconda è ora: grazie all’aiuto di tante persone, sono riuscito a trovare una nuova famiglia, ad avere una nuova quotidianità. La parte più bella della giornata è quando sento aprire la porta e vengo travolto dall’entusiasmo di Daniele e Giosuè che mi chiedono di giocare a nascondino. Per me è come tornare indietro nel tempo, a quando io e i miei fratelli ci rincorrevamo per casa o inventavamo mondi fantastici da esplorare”.

Michela e Andrea, appena saputo che Sanna non aveva un posto dove andare, non ci hanno pensato due volte a mettere a disposizione il loro appartamento. Sanna, che in Africa aveva imparato a cucire, ha vinto le selezioni per il corso di formazione “Voglio fare il sarto”, in cui vengono coinvolti i richiedenti asilo. L’aver trovato una famiglia disposta ad ospitarlo permetterà al ragazzo di proseguire il suo percorso verso la piena autonomia.

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