Sull’isola di Lesvos è in corso, in queste ore, il trasferimento in un nuovo campo dei richiedenti asilo rimasti per strada dopo l’incendio che ha distrutto la precedente struttura.
La soluzione alla crisi umanitaria di Moria non può e non deve essere la costruzione di un altro campo sull’isola, reiterando le stesse modalità di gestione dei flussi migratori che, fino ad ora, si sono rivelate totalmente inadeguate.
Pur riconoscendo l’urgenza di dare un alloggio alle persone rimaste senza un posto dove andare, ribadiamo la necessità di un cambio di passo nelle politiche di accoglienza dell’Unione europea, che porti al superamento di una strategia di “contenimento” che intrappola migliaia di persone sulle isole greche in condizioni disumane, in attesa di una decisione sulla loro domanda di asilo. Chiediamo che he si proceda all’evacuazione immediata delle persone che si trovano nel campo e sull’isola di Lesbo e la loro redistribuzione in Europa e che si realizzi finalmente con una maggiore solidarietà e condivisione delle responsabilità fra gli stati membri.