Daniela e Giorgio sono passati dalle parole ai fatti, scegliendo un modo concreto per essere di aiuto.
Così hanno deciso di aprire le porte della loro casa, piena di cose fatte con le loro mani. Giorgio è un artista, trasforma gli oggetti di uso quotidiano in bellissime sculture e quadri, Daniela invece è appassionata di botanica e ha creato un orto ricchissimo a casa sua.Hanno due figlie, anche loro artiste e artigiane ormai fuori casa, un nipotino molto intelligente e scaltro di due anni e un altro in arrivo.
Giorgio e Daniela hanno accolto Foday, 20 anni, del Gambia. Ha ottenuto la protezione umanitaria, lavora in una pizzeria di Genova e grazie a questo potrà tranquillamente convertire il suo permesso. Foday è un ragazzo ricco di curiosità e di desideri, sogna di diventare un mediatore culturale e di prendere la patente. Appena ha visto la sua stanza ha esclamato: “sembra un villaggio” nel senso che c’era tutto quello di cui ha bisogno.
Foday era in uscita dal sistema Sprar e non aveva un posto dove andare. Era iscritto da tempo a Refugees Welcome ma è rimasto sorpreso quando gli è stato comunicato che, nel momento in cui fosse uscito, ci sarebbe stata una famiglia pronta a conoscerlo, accoglierlo nella propria casa e a sostenerlo verso la piena indipendenza.