Il sarto e l’insegnante: la storia di Brice e Ada.
ll Covid, nonostante le restrizioni e limitazioni, sembra non aver fermato il desiderio di condividere esperienze di vita, seppure apparentemente così diverse e lontane. La storia di accoglienza che raccontiamo oggi viene da Mola di Bari, una cittadina della costa barese.
È qui che abita Ada, insegnante di italiano in una scuola media e appassionata di viaggi. Curiosa dell’altro e desiderosa di aiutare una persona rifugiata nel suo percorso di inclusione in Italia, Ada ha contattato Refugees Welcome Italia per dare disponibilità ad ospitare. Dopo mesi di attesa, dovuti al lockdown, finalmente è riuscita a realizzare questo desiderio, che è diventato ancora più forte durante i mesi di isolamento. “La quarantena mi ha fatto capire ancora di più quanto sia importante avere una casa in cui stare al sicuro. E ho pensato che mettere a disposizione la mia fosse la cosa giusta da fare”. Così, a fine maggio, Ada ha potuto finalmente incontrare Brice, 28 anni, che è in Italia dal 2017 e proviene dal Camerun. Qui gestiva un atelier di moda e oggi ama definirsi “sarto di professione e parrucchiere per hobby”. Una volta in Italia ha fatto di tutto, lavorando ovunque fosse possibile e frequentando corsi di sartoria, ma anche di giardinaggio.
Brice ha conosciuto Refugees Welcome tramite un’amica e ha visto nel progetto un’ottima opportunità di crescita personale. Vivere con delle persone del posto, racconta, è uno dei modi migliori “per conoscere il territorio e le abitudini degli italiani, migliorare la lingua e orientarsi nella burocrazia”. Ma è anche, per il giovane camerunense, “trovare un luogo da poter chiamare finalmente casa”.
Dopo gli incontri conoscitivi preliminari, avvenuti con la mediazione del gruppo barese di Refugees Welcome, a inizio giugno Brice si è trasferito a casa di Ada e a quanto pare ci sono tutti i presupposti affinché questa esperienza si riveli arricchente per entrambi, da un punto di vista umano e del sostegno reciproco. Brice è arrivato a Mola di Bari portando con sé una grossa valigia piena di stoffe ed un abito realizzato esclusivamente per Ada, per ringraziarla del suo gesto di accoglienza e generosità.