Capofila

Refugees Welcome Italia

Donatore

FAMI (Fondo Asilo Migrazione Integrazione)

Partner

5 comuni, Università di Tor Vergata

Sostenere l’inclusione sociale di cittadini di Paesi terzi attraverso un modello di accoglienza in famiglia basato sulla collaborazione fra amministrazioni pubbliche e cittadinanza attiva. È questa l’idea di fondo del Progetto Dalle Esperienze al Modello: l’accoglienza in famiglia come percorso di integrazione. L’iniziativa, finanziata dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) del Ministero dell’Interno, vede protagonisti Refugees Welcome Italia – nel ruolo di capofila – e sei partners: il Comune di Bari, il Comune di Macerata, il Comune di Palermo, il Comune di Ravenna, il Comune di Roma, che sperimenteranno l’accoglienza in famiglia sul loro territorio, e l’Università di Tor Vergata, che si occuperà di valutare l’impatto del progetto.

Nello specifico, il progetto si propone di raggiungere i seguenti obiettivi:

  •  Sperimentare e modellizzare l’accoglienza in famiglia, mediante l’avvio di nuove convivenze sul territorio nazionale e il confronto con esperienze analoghe italiane e europee.
  •  Condividere la metodologia di Refugees Welcome Italia con i 5 Comuni Partner, gli altri Comuni aderenti e gli enti del Terzo settore coinvolti nel board scientifico.
  •  Valutare l’impatto e verificare l’efficacia dell’accoglienza in famiglia, sulla base di una serie di parametri e indicatori.
  •  Promuovere l’inclusione e sostenere il percorso di autonomia di persone in uscita dal sistema di accoglienza.

Attività

  • Avviare 160 convivenze (durata 6 mesi/1 anno).
  • Avviare e/o consolidare gruppi territoriali di Refugees Welcome Italia nelle città coinvolte.
  • Creare un tool-kit dell’accoglienza in famiglia.
  • Realizzare attività di comunicazione e sensibilizzazione sul tema dell’accoglienza in famiglia.

Risultati attesi

  •  Consolidare il modello di accoglienza in famiglia, da implementare successivamente nelle fasi di accoglienza previste dal sistema.
  • Sostenere 160 persone, titolari di protezione, nel raggiungimento della piena indipendenza.
  •  Costruire albi di famiglie accoglienti, che possano diventare una risorsa per la comunità, contribuendo a un’innovazione nel sistema di welfare.
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