L’Albo delle Famiglie Accoglienti arriva anche a Bergamo.
Dopo Ravenna, Roma, Bari, anche il Comune di Bergamo, in collaborazione con Refugees Welcome Italia, ha deciso di creare un Albo delle Famiglie Accoglientiper l’emergenza ucraina. L’obiettivo, in questa prima fase, è raccogliere disponibilità tra i residenti in città che abbiano tempo e una stanza (non serve un intero appartamento) da dedicare agli adulti (soprattutto donne) in fuga dalla guerra in Ucraina.
“È un lavoro che viene fatto anche in altri capoluoghi”, spiega l’assessore alle Politiche sociali, Marcella Messina. “Crediamo che anche in questa emergenza, l’idea del welfare di comunità sia una risposta importante. La comunità diventa una risorsa“. Per aderire, bisogna compilare un modulo sul sito del Comune di Bergamo. Seguirà poi un approfondimento dell’ufficio delle Politiche sociali del Comune che valuterà la disponibilità di chi si è candidato.
Al momento, in provincia di Bergamo, ci sono 2.608 presone ucraine, tra cui 1.048 che hanno meno di 14 anni. Il 70% è composto da donne, il resto da uomini. Possono candidarsi all’albo coppie di fatto o coniugate, maggiorenni single, purché risiedano in città.
C’è anche l’idea, in una fase successiva, di provare ad allargare il progetto in altri Comuni. Chi ospiterà persone ucraine verrà affiancato da un team di esperti.
Fabiana Musicco, fondatrice e direttrice di Refugees Welcome Italia, spiega che il modello di accoglienza è consolidato. “Si coinvolgono i cittadini e le cittadine a fianco delle persone rifugiate”, aggiunge. Massimo Venturini, referente di Refugees Welcome a Bergamo, precisa che non si tratta solo di offrire un tetto e il vitto, ma di accompagnare queste persone e fare un percorso insieme. “È una relazione paritaria: si dà per ricevere”.